martedì 26 novembre 2013

The Walking Dead - Episodio 4.7: Peso morto

Ecco, il Governatore in versione Bella Lavanderina non promette nulla di buono. In versione educatore di giovani menti, è anche peggio. Però resta un Personaggione con la “P” maiuscola. Uno che ha costruito la sua (squilibrata) personalità sul contrasto con un padre padrone del quale non è ancora riuscito a liberarsi. 
Così come Martinez, che aveva cercato di liberarsi di lui (l’avevano abbandonato dopo gli ultimi fatti di Woodbury, ricordate?), se lo ritrova di fronte. Gli tocca portarlo al campo (ha donne e bambini con sé). Ma al campo comanda lui: Martinez è il nuovo capo. E io non faccio che chiedermi: per quanto ancora?

Non so voi, ma io non ho creduto neanche per un momento che il Governatore (fatti pure chiamare Brian, ma sempre il Governatore resti) avrebbe lasciato correre. 
Niente pesi morti al campo, certo, ma anche niente nuovi inizi. Brian non può prendere il posto del Governatore, come il Governatore aveva preso il posto di Philip: perché Philip era già il Governatore. 

Il bello di questo personaggio è che non si evolve: resta fedele a se stesso, trascinando la propria morale sempre più verso il basso, mentre cerca di ingannare noi (senza riuscirci) e inganna tutti quelli che lo circondano. È come se stesse precipitando in un pozzo senza fondo. È stanco, certo, è provato, certo, ha rischiato di morire. Ma non significa che sia pronto a cambiare, a redimersi. Non ci credo neanche per un secondo.

E aspetto mentre i membri del nuovo campo ci vengono presentati, mentre l’esplorazione a caccia di cibo si trasforma nel ritrovamento di cadaveri decapitati e lasciati a marcire con il loro crimine appuntato sul petto. Che ci sia qualcuno peggio del Governatore, in giro? Ma no, certo che no: possono anche aver conservato le teste mozzate, ma qualcuno l’aveva fatto prima di loro, giusto? 

E Martinez se lo ricorda bene. Non c’era bisogno che ci confermasse quello che sapevamo già: se non fosse stato per le donne e la bambina, l’avrebbe lasciato in quella fossa. Ora lo trova cambiato e crede che sia davvero così. Com’è che si fidano tutti? Voi vi fidate? Perché io sono qui a scrivere, inquadratura dopo inquadratura, in attesa di veder confermato che il Governatore è sempre qui.

Non devo aspettare molto, per la mia conferma. Bastano una birra e due tiri a golf.
E tanti saluti alla “seconda possibilità” al Governatore: dargliela significava non aver visto la terza stagione. E non aver capito chi ci troviamo di fronte. Ovvero uno che stasera ricorda tanto Gollum: mentre la parte cattiva dà Martinez in pasto agli zombie, quella che cerca di cambiare (ma non ci riuscirà mai) grida di non volerlo fare.

Ma mente, questo è certo: il Governatore vuole farlo. non è vero: lui vuole farlo. Vuole tornare quello di prima. Vuole comandare, di nuovo. Vuole prendere il posto di Martinez al campo. Vuole uccidere i sopravvissuti dell’accampamento che trova durante una ricognizione con gli altri. C’è della brutta gente, là fuori, ma mai brutta quanto lui. E mentre guarda Mitch e Pete discutere, come se stesse guardando la propria coscienza lottare contro se stessa (avete presente il diavoletto e l’angioletto dei cartoni animati? Ecco, uguale), matura la sua decisione. Decisione. Consapevole.

Deve tenere al sicuro Megan, Tara e Lily. Pensa di andarsene, ma poi capisce che tutti loro sono come gli zombie impantanati nel fango che incontrano sulla loro strada: bloccati lì, impossibilitati a scappare. Senza via di scampo... Come chiunque si trovi sulla strada del Governatore. Siamo al secondo omicidio, con Pete. Al terzo con Mitch non ci arriviamo: sappiamo già che il Governatore ha scelto da che parte stare. Dalla parte di quello che vuole sterminare il gruppo per rubare le provviste. Dalla parte del diavoletto. Dalla sua parte. 


Dalla parte di chi comanda. A qualunque costo. A costo di tornare ai confini della prigione, per prenderla, questa volta. Nella terza stagione voleva solo uccidere Rick e tutti gli altri. Ora probabilmente vuole prendere la prigione, un posto nel quale tenere al sicuro Megan. Un posto nel quale punta la pistola alla testa di Michonne, nascosto fra gli alberi. Sì, certo. Come no. Continuiamo a dare una nuova possibilità ai personaggi come lui... Non dureremmo un giorno nel mondo di The Walking Dead

3 commenti:

  1. Ma povero Martinez...e io che ingenuamente pensavo in un passaggio di poteri più o meno indolore o in una nuova alleanza per attaccare la prigione...
    Va detto però che,come ben segnali, il Governatore in versione bella lavanderina di inizio puntata non lasciava presagire nulla di buono, e quando Megan gli dice "Ora sta a te fare la tua mossa", il cambio di sguardo di Philip dice già tutto.
    La parte Gollum affiora anche quando decide di andarsene nottetempo per scongiurare il piano che metterà poi in pratica il giorno dopo; poverino, lui ci prova anche a lasciare l'accampamento, poi se trova una palude piena di zombie e deve tornare indietro, non resta altra scelta che disfarsi del fratello buonista e convincere con le cattive l'altro a restituirgli il titolo di Governatore.
    Raccapricciante anche il destino riservato a Pete.
    Aspetto con ansia il mid-season finale!
    Grazie come sempre per i tuoi commenti.

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  2. ma scusate non c'è il commento dell'ultima puntata di TWD?? Grazie!

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